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Cherimus e I Giardini Possibili: l’arte contemporanea come medium di sviluppo e
integrazione nel Sulcis Iglesiente di Silvia DeGiorgio
Questa tesi è nata dalla volontà di valorizzare e mettere in luce una delle realtà senza dubbio più innovative e peculiari nel panorama dell’arte pubblica italiana:
l’associazione Cherimus, radicata a Perdaxius dal 2007, che ad oggi conta numerosissimi progetti tra la cooperazione internazionale e la rivalutazione del patrimonio
sociale e culturale del Sulcis Iglesiente.
Per comprendere l’importanza e la portata dei suoi interventi, si è deciso di contestualizzare l’”organismo Cherimus” percorrendo dapprima la storia dell’arte pubblica,
o partecipative art, per dirla alla Claire Bishop, in modo da chiarificare l’indiscutibile importanza che questa ha rivestito nel ripensare l’arte come formula o sistema,
che qui diventa inclusione degli spett-attori all’interno del processo creativo, progettazione di spazi condivisi e creazione di manifestazioni che coinvolgano l’intera
comunità. Scendendo poi nello specifico italiano, si vuole dimostrare come Cherimus sia andata a riprendere le fila di una tradizione ormai incerta e lasciata ai margini,
per rivoluzionarla e tramutarla in qualcosa di durevole, dinamico e incredibilmente eclettico.
Dopo aver descritto i numerosi progetti dell’associazione, l’attenzione è stata focalizzata ul progetto I Giardini Possibili, a cui Cherimus partecipa coinvolgendo
quattro artisti provenienti dalla Romania, dal Marocco, dalla Cina e dalla Mauritania, affinché questi costruiscano e progettino, in
strettissima sinergia con i bambini delle scuole di Domusnovas, Villamassargia, Iglesias e Musei, quattro parchi o giardini
ormai dismessi che, nei prossimi anni, diverranno spazi multifunzionali per l’intera comunità. La materia prima che darà
vita a questi nuovi giardini possibili sarà fornita dalla fantasia e dai sogni del mondo dell’infanzia che, grazie a Cherimus
e alle altre associazioni partner, prenderanno vita e tridimensionalità all’interno degli spazi verdi. Il progetto, ideato e
promosso dall’associazione Casa Emmaus impresa sociale , è pensato per mettere i bambini, la nuova generazione, al
centro del processo creativo e progettuale dell’intero percorso, in modo da arginare la povertà educativa in cui verte il
Sulcis Iglesiente e, più in generale, il minore nella nostra società dello spettacolo. Partendo proprio da I Giardini Possibili si
vuole dimostrarne l’incredibile peculiarità di questo progetto e delle sue iniziative, che va a riprendere un topos dell’arte
pubblica, ovvero la riqualificazione di spazi urbani per lo svago della comunità, coinvolgendo però la fascia giovanile del
Paese, accompagnata in un percorso di scoperta e valorizzazione sia delle proprie competenze sia della propria terra
d’origine, avvicinandosi ad alcuni tra i temi più pressanti della contemporaneità, quali l’integrazione e la cura per l’ambiente.
14 I Giardini Possibili