Page 11 - EInza_N7_febbraio2019
P. 11

E Inzà? N8 | maggio 2019                           11

quando, dalla Chiesa di Sant’Ignazio e diretta
verso la chiesa dell’Assunta, parte la proces-
sione con la Madonna vestita a lutto, accom-
pagnata dai babballotti, dalla Maddalena e da
San Giovanni; ha così inizio su scravamentu,
la schiodatura; i giudei tolgono la corona di
spine, che donano alla Maddalena, la quale
la posa sul capo della Madonna Addolorata,
e i chiodi, che vengono dati a San Giovanni.
La statua del Cristo sulla croce viene deposta
sulla bara di fiori. Segue quindi la proces-
sione per le vie del paese accompagnata
dalla Banda Musicale Pietro Mascagni. Al
termine i fedeli ricevono un fiore proveni-
ente dalla bara del Cristo deposto. Il sabato
Santo alle undici inizia la veglia Pasquale
con la benedizione dell’acqua e del fuoco;
a mezzanotte in punto si odono tre colpi, il
prete intona il gloria, il portone viene aperto
e entra la Statua del Cristo Risorto, con in
sottofondo i canti del coro Polifonico “San
Giovanni Battista”. “Ci piace pensare che la
prima persona che Gesù incontra dopo essere
risorto sia la sua mamma” così ha detto Don
Cristian durante l’omelia della Messa; la
domenica mattina ha luogo s’incontru tra la
Madonna e Gesù. La statua della Madonna è
coperta da un mantello nero, che viene tolto
in seguito ai tre inchini con il figlio risorto
e dopo che si odono le campane suonare
e gli spari a festa dei cacciatori. Si con-
clude così la settimana santa domusnovese.
Federica Locci

                                                 Un momento de “su scravamentu”: Foto Marco Cannas
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16