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Io resto a casa
e scrivo
La mia quarantena è stata orribile almeno #1 #2
credo. Quest’anno è stato orribile e con Noemi e Giuliano sono due gemelli molto Alcuni giorni dopo carnevale, Gigetto che era un tipo
questto caldo vorrei andare al mare. intelligenti. Appena sentirono al telegiornale che allegro, gioioso e soprattutto girandolone, già pensava
Purtroppo non sono riuscita a portare a le scuole sarebbero rimaste chiuse fino al 3 aprile, all’arrivo della primavera. Non vedeva l’ora di rotolarsi in
spasso il mio cane. Comunque tornando Giuliano esultò immediatamente. Noemi, invece di un prato di margherite, di raccogliere le viole, le primule
alla storia del mare, avrei fatto il bagno esultare come le altre volte, chiese a sua madre ed ammirare l’albero di pesco fiorito. Ma un dì un po’
con i miei amici e ovviamente con la mia perché dovevano restare ancora chiusi a casa per particolare la mamma lo avvisò con un abbraccio che
famiglia. Ci andrei con Elisabetta, Anna, Enzi, altre due settimane. La mamma rispose che era a scuola non sarebbe più dovuto andare e lì per lì fu
Andrea, Laura, Eleonora e Dafne e con loro per abbassare al minimo la probabilità di contagio una grande gioia. Gigetto poverino non sapeva ancora
farei tanti giochi. Ma c’è un lato positivo e per quel giorno Noemi non ebbe più pace. Quella che uscire non si poteva, al campetto coi suoi amici non
della quarantena: passare del tempo con la sera, dopo la buonanotte della mamma, la bambina poteva più giocare, tutta colpa di quel virus così cattivo
famiglia, ho letto tanti libri e ho imparato a accese una lucina, prese il suo diario segreto e che stava creando un grande trambusto. Lo chiamavano
usare il mouse. come ogni giorno, scrisse i suoi pensieri; in quella corona virus un nome così regale per un nemico così
Aurora Garau, Gavoi. pagina scrisse :- Caro diario, oggi voglio riflettere su terribile. Ma Gigetto non si arrese e iniziò a stare
quello che ho sentito al telegiornale: non avrei mai dentro. All’inizio riposò ma quando si presentò la noia
Buongiorno, mi chiamo Alice Caterina, ho pensato di dirlo, ma mi manca andare a scuola!!! ci pensarono la mamma e la maestra, un po’ giocava e
11 anni e vivo a Domusnovas, provincia di INOLTRE a me pensano solo pochissimi amici e ho un po’ studiava e la giornata passava. Se la tristezza si
Carbonia Iglesias, in Sardegna. Io queste scoperto di averne pochi ma veri, questo è il lato presentava lui non si spaventava, apriva la finestra della
giornate le sto vivendo alla grande perché positivo di codesto periodo!!! sua cameretta e contemplava l’arrivo della primavera.
gioco con le barbie, leggo, disegno la casa Alessandra San Filippo, Agrigento. Ad occhi aperti sognava di essere dietro a un banchetto
che vorrei da grande, faccio i compiti, uso ad ascoltare le maestre e di giocare al campetto coi
le scarpe alte di mia mamma e tante altre #Iivlcnc5caeciacapoitcroonClnostpeilbpRhacfaibnàouiircezriaenopciooctbccdsunihbFranmmhiaaancnaahlaseedeeai,etgefnpaugtoéolaisioodileoiolarisa’l,reiaeirsceavednanatttrWehpsgnsicrrooerolnrsdmacrttileCeeauhpisa.ntcuicarnitactnmlihituar,eolhLnusotstnuaaoeainainleteeaeattimntosllnrtansicate.zcarBfaicadeiicsc,aetoolavaQneprinaaoaeioèatnostnoogussitlatcrnnùtiartlseoluianeiedi,rivàiuraocmrnnarsiedeeusbrhnnaàuisiactdpavrcilva,acopbopoosiqIuòeriiiHfncntDhccùoiteniellinutcaoeueavonecocsnooraiaèel,.icrbrosnrvaasiizrnimetaesooonaIuètesaiitlmaevsanovcIilnss,aiuiSpteinst.piilaco.eeaumadaisariccaprcitnVsiaslirisnenpvpoaiferpcoeAvdaoaalitdoiososoroceorirtn,aeaisivsacufmnsrvtdacrctngatooptoasotegcaateeehonnocazcanrmirehtsmneozaoesnaronanotemneot.toepdcotntoddbdnleelunaeannialioaenaoresaetinrnov.toprseltaCravniaezeuotaoniàIt:vic.emnotvoùisir2iscaranfrvrrnmaSchd0Loespeuiinopeintessuiiaacii1natesrcneilmoudsn9nvitcleltètlrhsanacalnaoaaaneastiehieastolorgnaooriafepttstlntitnoiiinaeiiaoe.er suoi amichetti. Tutto questo finirà se continuiamo a
cose divertenti. Per avere il buon umore mi stare dentro. “ amici” dice Gigetto, “ andrà tutto bene
basta giocare con mia sorella Elena e fare: e presto torneremo a darci tanti bacetti se quel virus
le maestre, le avvocatesse, le sindache, le catturiamo dentro un bel vasetto”
truccatrici, le stiliste ecc. Io sono fortunata Fulvio Liberatore, Cantalupo nel Sannio.
perché non sono sola. Mi piace anche creare
le collane usando le matite vecchie che sono #6
diventate piccole e non possono essere più
usate per colorare, in questo periodo ne sto Caro diario,
facendo tante e poi le regalerò. Vorrei dare un
abbraccio a mio cuginetto Mattia. oggi è un giorno speciale perché è la festa del papà.
Alice Caterina Soletta, Domusnovas. Stamattina appena sveglio ho mandato un messaggio
di auguri al mio papà, spero di vederlo anche per un
In questi giorni di emergenza dobbiamo stare in attimo stasera.
casa e ho capito cosa vuol dire essere costretti
a fare qualcosa che non ti aspettavi. In questi Il papà è importate per ogni bambino e ragazzo, anzi è
giorni sono molto nervosa perché sono una importante ad ogni età, ma quando si è piccoli ancora
ragazza molto movimentata. Sto cercando di di più. Viene visto come un eroe, un esempio da seguire.
organizzarmi per trascorrere la giornata. Noi
ridiamo e scherziamo ma ci sono persone che Anche per me è così!
stanno morendo o chi come mio zio Daniele che
sta lottando tra la vita e la morte. La cosa bella è Mi ricordo che in quarta elementare la maestra Stefy
che ho tanto tempo per pensare e amare quello ci diede un tema da svolgere : “ descrivi il tuo papà.”
che ho in fondo. Dopo una descrizione del suo aspetto e in particolare
Daniela Vacca, Iglesias. della sua fantastica pelata, mi ricordo una frase in
particolare che lo fece sorridere: “ il mio papà è un
eroe perché non dice mai le parolacce.”
Penso che il mio papà sia davvero un eroe perché
col suo lavoro guarisce le persone, adesso poi deve
combattere tutti i giorni contro il nemico invisibile
cercando di salvare tante vite. Non c’è un supereroe
della Marvel che si possa paragonare a lui.
Sono orgoglioso di avere un papà come lui e gli voglio
tanto tanto bene!
PS la mamma ha letto la mia pagina di diario e si è
commossa.
A presto
Filippo Tagliabue, Como.
6 I Giardini Possibili