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Da giovedì cinque marzo 2020 a causa del corona virus non siamo più andati a scuola                          Ormai da mesi non si fa altro che parlare di un problema che sta
e tutti dobbiamo rimanere a casa. Le giornate non sono più le stesse e cci stiamo                            interessando l’intero pianeta che è il corona virus. In questi giorni che
dedicando più al giardinaggio perché non ci sono più attività da fare oltre i compiti.                       sono a casa mi sono accorto che questa situazione è molto grave. Io e
Abbiamo iniziato a pulire il giardino togliendo tutta l’erba che abbiamo messo                               la mia famiglia cerchiamo di farci forza l’uno con l’altro, di non pensare
nei sacchi della spazzatura, abbiamo zappato la terra e trovato lumache, radici e                            tanto a questa pandemia anche se così non è, perché ogni giorno il
lombrichi che sono importanti per la terra perché la nutrono. Al centro del giardino                         numero delle vittime continua a crescere e questo mi fa molto male.
c’è un albero molto grande che è un abete, poi c’è una pianta più piccola che fa un                          Ogni giorno prego Gesù affinché continui a mandarci degli aiuti come la
fiore di colore giallo e si chiama Hibiscus, ci sono margherite viola, cespugli di rose,                     Cina e altre regioni. Credo che crescendo mi impegnerò negli studi così
fiori di agapanto di colore viola che fioriscono in luglio, una pianta di ulivo, una cuces,                  potrò anche io dare il mio contributo per aiutare le persone in difficoltà
tanti piccoli ciclamini colorati che arricchiscono e colorano il giardino. Di fronte                         come in questi giorni stanno facendo tutti i medici che pur sapendo di
all’abete ci sono le ciotole dei fiori colorati e vicino due cagnolini finti in vetro resina.                mettere a rischio la propria vita ci porgono la mano per aiutarci, a tutti
Sotto l’abete c’è una panchina dove ci sediamo e parliamo di questo periodo difficile                        loro un grazie di cuore per tutto quello che fanno.
che speriamo finisca presto per rivedere i parenti, i miei cugini i miei compagni e gli                      Marika Collu, Domusnovas.
amici di calcio.
Antonio Atzeni, Domusnovas.                                                                           Questa epidemia di corona virus sta cambiando la vita quotidiana di ogni
                                                                                                      uomo, sembra di vivere in un libro di storia. In questo periodo le mie giornate
  Da un giorno all’altro la nostra vita è stata stravolta da una pandemia che                         sono noiose e soprattutto ripetitive. Non essendoci scuola mi sveglio alle
  prende il nome di corona virus. All’inizio pensavo fosse una banale influenza                       10.30. Faccio la colazione e mi rilasso mezz’ora nel divano, poi inizia la mia
  che colpiva solo la Cina e le regioni vicine. Ma ben presto mi sono accorta che                     giornata, faccio i compiti, penso e di pomeriggio esco in giardino a giocare a
  questo virus continuava a espandersi e a provocare morti anche in Italia e qui                      pallone con mio fratello. Alle 16 riprendo i compiti e una volta finiti giochiamo
  mi sono sentita più a rischio e preoccupata del solito perché ci hanno imposto                      a monopoli, poi si cena e ci guardiamo un bel film. Malgrado le giornate siano
  l’obbligo di non uscire di casa e hanno chiuso le scuole. Le mie giornate sono                      noiose mi ritengo un bambino fortunato perché ho la compagnia di mio
  diventate cupe ma allo stesso tempo divertenti, anche perché non andando a                          fratello, mia mamma e mio papà. Molti invece sono soli, come mio nonno
  scuola i compiti sono dimezzati ma mi sento anche ingabbiata, intrappolata e                        che aspetta le nostre chiamate per rallegrarsi. Non vedo l’ora che l’epidemia
  persa senza quei punti di riferimento che sono prova della mia libertà. Io adoro                    finisca e si torni alla normalità.
  andare a scuola, amo studiare e stare insieme ai miei amici e ai miei insegnanti.                   Nicola Arcidiacono, Domusnovas.
  All’inizio non mi mancavano, ma ora con questo isolamento comprendo quanto
  siano essenziali. Questo virus ci sta privando degli affetti più cari, dei baci degli        All’inizio credevo che fosse solo un nuovo tipo di malattia e basta, dopo però
  abbracci e di tutte le cose che mi facevano stare bene. Non mi piace una vita                la situazione si è fatta più seria: i contagi aumentavano, arrivavano le morti, il
  e un mondo dove non si può manifestare l’affetto, emozioni, senza libertà. Mi                virus giungeva in altri Stati. La cosa che non so è perché lo chiamano “nuovo”
  auguro al più presto che possa godere delle gioie della vita come riabbracciare              corona virus, quindi c’è stato un “vecchio” corona virus? E se c’è stato perché la
  le persone a cui voglio bene.                                                                situazione è fuori controllo? Poi all’emergenza sanitaria si è aggiunto il problema
  Martina Ciaboni, Musei.                                                                      economico. Nessuno compra dalla Cina che, per quanto ne sappia io, è il Paese
                                                                                               più ricco del mondo. Poi centinaia di miliardi del Fondo Europeo e del mondo
                                                                                               per la ricerca…non che io non sia d’accordo, ma questo virus sta consumando
                                                                                               cifre enormi. E poi il crollo della Borsa, più grande di quello del black friday però
                                                                                               a livello mondiale. Io spero che tutto questo finisca prestissimo perché mi
                                                                                               mancano i miei amici e i nonni, perché ai compiti a casa preferisco la scuola e,
                                                                                               invece, non posso uscire di casa.

Di colpo ci siamo ritrovati a non poter uscire di casa a non poter più                 Vincenzo Di Stefano, Calabria.
andare né a scuola né a messa. A guardare dalla finestra le persone
che in macchina o a piedi, ormai, sembrano tutte uguali, con quelle      Era il 5 marzo quando ci comunicarono la chiusura delle scuole a causa del Covid – 19. In un primo
mascherine che coprono i volti. A pregare per tutte quelle persone,      momento nel gruppo di classe esultavamo per l’inaspettata vacanza. Le notizie si diffusero su
infermieri e dottori, che rimangano in salute per poter aiutare tutti    tutti i canali della TV, piano piano l’entusiasmo si stava trasformando in paura e soprattutto nella
quelli che sfortunatamente hanno contratto quel brutto virus             consapevolezza che era una situazione nuova e che nessuno sapeva sconfiggere questo virus. Dopo
chiamato Corona virus. Che ha colpito tutti i popoli del mondo,          pochi giorni siamo stati privati delle nostre abitudini e certezze giornaliere, ad esempio siamo stati
indistintamente adulti e bambini. Che tristezza ma dobbiamo              privati della libertà di poter uscire. Dopo una settimana la consapevolezza e l’impegno hanno preso
cercare di pazientare per il bene di tutti e rimanere a casa. Certo      piede, infatti abbiamo iniziato la didattica a distanza tramite video lezioni e altre piattaforme
sono dispiaciuto di non poter rivedere i miei nonni e i miei zii. Ma     ed ecco che le mie giornate hanno cominciato ad essere meno noiose e spensierate alternate a
sono sicuro che questa situazione si risolverà per il meglio e tutti ci  giocare in giardino con il mio cagnolino Teddy e a fare i compiti. L’ingrediente segreto per ritrovare
potremmo riabbracciare.                                                  la serenità in questo momento difficile è l’adattamento. Oggi sono convinta che tornare alla vita di
Simone Concas, Domusnovas.                                               tutti i giorni sarà ancora più bello, anche ritrovare le amicizie avrà un significato più grande. Ed ecco
                                                                         un’altra lezione di vita imparata!

                                                                         Alessia Melis, Domusnovas.

8 I Giardini Possibili
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