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IL CONTEST

“Dai Elisa, svegliati, è tardi… devi andare a scuola”. Apro gli occhi a fatica e … ops…        In questi giorni mi annoio molto, in una stanza il telegiornale è
mi ricordo che non devo correre a scuola, ma solo spostarmi in sala, dove il tavolo è          sempre acceso, ripetono le stesse cose, persino prima e dopo dei
diventato il mio banco e il mio tablet mi aspetta per la scuola. Che dire di questi giorni,    programmi per bambini ricordano le regole: “tenete la distanza di
veramente strani, stare a casa, non vedere “dal vivo” i miei compagni, non sentire             sicurezza di almeno un metro, lavate spesso le mani, uscite solo per
il rumore di tutta la scuola e il suono della campanella, non correre all’intervallo…          bisogni primari ecc.”!
posso solo correre in casa da una stanza all’altra. Però ho riscoperto tanti giochi            Molta gente ha paura, altra continua ad uscire ed invece alcuni come
in scatola, ho aperto vecchi armadi dove c’erano le mie barbie, ho rivisto filmati di          me hanno paura ma non si lasciano trasportare da quel “fiume” più
quando io e mia sorella eravamo piccole. Eh sì, ho quasi 12 anni e Sara quasi 18: con il       pericoloso del CORONA VIRUS che ti conduce in un mondo di paura e
COVID-19 entrambe facciamo scuola on line tutte le mattine, mentre mamma lavora                dopo un po’ ad avere una “malattia”.
con lo smart working. Papà invece ha chiuso la sua attività e così fa di tutto: ha             Questo virus è stato un ospite inaspettato e a quanto pare bisognerà
fatto la pizza e anche la farinata, ha imbiancato, ha sfoderato il divano, va a ritirare       conviverci ancora per un po’ di tempo, quindi dobbiamo abituarci
la spesa… insomma un SUPER PAPA’ TUTTOFARE! Io trascorro molto tempo sui libri, mi             alle severe ma giuste regole!
piace tanto studiare. Sembrerà strano, ma ogni tanto la mamma mi dice di smetterla             Ho sentito che molti amici o parenti di persone che conosciamo
e andare a giocare. Così mi metto a cantare e ballare, suono anche il pianoforte e ho          sono state contagiate alcuni sono anche morte.
fatto due puzzle, ognuno di quasi 1.000 pezzi. Ma non vedo l’ora di ritornare a scuola,        Prima il tempo dello stare a casa era di circa undici giorni ora si è
stare a contatto con le mie amiche, sentire il loro profumo e le loro voci. Vorrei subito      allungato di venticinque giorni circa, dicono che si allungherà quasi
fare il salotto letterario: con la nostra prof. Nicoletta ci sediamo in cerchio e parliamo     sicuramente fino al nove maggio!
dei libri letti, portiamo anche degli oggetti e cerchiamo di rappresentare i momenti           Io non vorrei che la scuola rimanesse chiusa perché mi sta
più belli di questi libri. Leggendo la mia fantasia mi fa volare ovunque. E anche adesso,      mancando andarci e mi mancano i miei amici e le mie maestre. Ma
con la fantasia, sto uscendo di casa e ritornando alla vita di tutti i giorni. Anche se        mi sto preoccupando molto perché le cose stanno peggiorando:
siamo prigionieri di quattro mura il nostro pensiero rimane per fortuna libero.                nessuno da giorni e giorni può uscire, i supermercati sono pieni con
Elisa Zambetti.                                                                                file lunghissime, certa gente dice che ci sarà l’apocalisse, io non so’
                                                                                               cosa succederà, come tutti in fondo.
                   Ciao, mi chiamo Giulia Maria Frau, ho sei anni e sono in prima elementare,  Ma l’unica cosa che so’ è questa: ”noi uomini e donne italiani
                   io a casa sto facendo molti lavoretti.                                      riusciremo a sconfiggere questo virus con gloria e onore!”
                   Giulia Maria Frau, Domusnovas.                                              Emma Bartolini, Roma.

      In questi giorni in cui siamo costretti a stare a                                        Io resto a casa e continuo a ripetermi che andrà tutto bene, anche se ogni
      casa, io la mattina esco in giardino dove faccio                                         tanto vengono delle scene nella mia mente: una persona sconosciuta mi tocca
      di tutto: gioco con il cane, faccio i compiti, gioco                                     ed ecco lui, il virus, mi sale per tutto il corpo , sembra quasi come quando ti
      con mia sorella, ogni tanto aiuto mia mamma                                              fanno il solletico ma non è così purtroppo è un virus che ha attaccato parte
      a fare giardinaggio. Menomale che abbiamo il                                             della popolazione. Magari le persone sentissero il solletico quando qualcuno
      giardino che ci aiuta a trascorrere le giornate più                                      le sta per attaccare, sentono solo dei cambiamenti contro il quale c’è ben
      velocemente.                                                                             poco da fare. Lo so che questa è un’emergenza importante, lo sanno tutti
                                                                                               ma io chiusa in casa proprio non riesco a stare e se prima preferivo alzarmi
      Giacomo Fanari, Domusnovas.                                                              tardi e fare le cose con calma ora vorrei che tutto riprendesse quel ritmo che
                                                                                               prima non sopportavo. Io adoro vedere film stare buttata sul divano a non
In questo periodo a causa di un virus che si chiama Covid 19, le nostre                        fare nulla ma ora mi sono accorta che non mi piace più come prima. Con il
vite e le nostre abitudini sono state rivoluzionate, di conseguenza                            peggiorare della situazione anche il posto più sicuro del mondo, casa mia non
abbiamo dovuto abituarci a delle norme a noi quasi sconosciuti.                                lo è più. Mio padre esce per lavoro chi dice che magari non è stato a contatto
Essendo cambiati i nostri ritmi, costretti a stare a casa 24h su 24,                           con persone infette? Io penso sempre positivo ma ora che la situazione non
all’interno di quattro mura, faccio tutto con più calma. La mattina mi                         migliora mi è difficile farlo, ripongo le mie speranze nei medici che riescono
sveglio un po’ più tardi rispetto all’orario che utilizzavo per andare a                       a salvare altre persone, loro si che sono eroi, affrontano ogni giorno una lotta
scuola. Dopo aver fatto colazione ed essermi cambiata faccio i compiti.                        contro il virus per tenere in vita quelle persone che il covid vuole a tutti per
Al pomeriggio vado a trovare le mie due cuginette perché abitiamo                              sé. In casa ogni giorno il mio sguardo incontra inevitabilmente il diario di
nello stesso caseggiato. A volte con mia mamma facciamo delle torte o                          Anna Frank, ed ho sempre la tentazione di toglierlo dalla mia vista perché mi
dei biscotti, domenica scorsa abbiamo fatto la pizza. Ora che usiamo la                        trasmette la paura che possano venire tempi peggiori. La gente continua a
piattaforma per svolgere i compiti uso di più anche il computer, mi sto                        ripetere che andrà tutto bene, ormai è diventato il nostro grido di battaglia e
dedicando anche alla lettura e alla pittura con le tempere. Alcune sere                        anche io ho bisogno di crederci con tutta me stessa.
esco a are dei giri in bicicletta, anche se non è come farlo per strada.
Mi manca la mia vita quotidiana, la scuola, gli amici, la scuola di ballo e                    Giulia e Giada, Cantalupo nel Sannio.
il giornalismo, con la speranza che tutto questo termini al più presto
vi saluto.                                                                                                                                                                  I Giardini Possibili 7

Giada Trastu, Domusnovas.
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