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La mia quarantena è iniziata il 15 marzo 2020. Non mi era mai capitata una situazione             Dai primi di marzo, così, all' improvviso, ci hanno comunicato che per una
del genere. Il mio primo giorno di quarantena ero felice perché pensavo di non dover              settimana non si doveva andare a scuola. All' inizio io e miei compagni
fare compiti e poter vedere i miei amici quando mi pareva. Ma non era così. Non                   non sapevamo la motivazione di questa situazione e quindi eravamo
potevamo uscire di casa, se non solo per giustificati motivi. Poi dopo due giorni di              contenti di stare a casa. I miei genitori non mi avevano detto cosa stesse
quarantena mi sono detto: “Ma i nostri prof non ci danno ancora compiti...”. Invece...            succedendo, poi quando ho saputo che non si poteva neanche uscire ho
la nostra prof di italiano è stata la prima a darli e poi tutti gli altri prof. In questo ultimo  chiesto spiegazione. Allora ho capito la gravità della situazione: dalla Cina
periodo abbiamo anche migliorato la didattica a distanza con delle video lezioni e                si era diffuso un Virus di nome Corona Virus che poi venne soprannominato
mi sono trovando molto bene. Devo dire che i primi giorni di quarantena passavano                 Covid-19. Si pensava che fosse una semplice influenza e quindi venne presa
anche in fretta, ma con il passare del tempo le giornate si stavano trasformando in               alla leggera. Giorno dopo giorno si presentavano sempre più contagi, e
una noia totale. Per cui ho dovuto riprogrammarle, alternando momenti di studio e                 anche i morti aumentavano sempre di più. Si pensava che questo virus
di divertimento. Organizzavo con i miei genitori partite di Monopoli, Dama, Shangai e             colpisse solo persone anziane o persone con problemi di salute, quindi io
Uno. Un giorno di sera dopo aver finito i compiti non sapevo cosa fare, allora mi sono            pensavo che a me non potesse colpirmi essendo un bambino. Ma quando
messo a costruire un canestro con l’aiuto di mio padre per poter giocare a basket,                al telegiornale ho sentito che erano state contagiate persone giovani, e
oltre che a calcio, ed è molto divertente. Avendo la fortuna di abitare in una casa               anche qualche bambino, ho iniziato a preoccuparmi. Da una settimana è
con un giardino all’aria aperta ho potuto giocare tutte le sere in tranquillità. Durante          passato un mese che non si può uscire di casa e per evitare il contagio
questo periodo ho festeggiato anche il mio compleanno con i miei genitori ed è stato              tutte le persone costrette a uscire devono indossare per forza una
diverso ma comunque bello anche se non potevo vedere né amici né parenti. Altra                   mascherina e i guanti. Inoltre ci dobbiamo lavare spesso le mani, non ci
ricorrenza che non dimenticherò è stata la festività di Pasqua e Pasquetta, trascorse             dobbiamo toccare naso, bocca e occhi e dobbiamo tenere più di un metro
a casa con i miei genitori senza parenti, e nemmeno la scampagnata. Infine concludo               di distanza dalle altre persone. Per fortuna, a differenza delle altre regioni,
col dire che questa esperienza mi ha comunque insegnato ad apprezzare quanto                      qua ci sono meno contagi, ma bisogna rispettare sempre le regole. Però
sia importante la salute e la mia famiglia che mi ha sempre aiutato e sostenuto in                purtroppo certe persone non le rispettano ancora. Per non perdere troppo
tutto questo periodo di difficoltà. Vorrei ringraziare tutte le persone che si trovano            da scuola ci siamo organizzati delle classi virtuali... ma preferisco andare
in prima linea a combattere contro questo virus. ANDRA’ TUTTO BENE.                               a scuola. Io in questi giorni, costretto dentro casa, faccio sempre le solite
Michele Murtas, Villamassargia.                                                                   cose e a volte mi annoio: non vedo l'ora che si possa tornare alla normalità e
                                                                                                  che tutta questa assurda situazione finisca per poter rivedere tutti parenti
                                                                                                  e amici che mi mancano tanto! Spero che vada tutto bene.
                                                                                                  Gianmarco Mulas, Villamassargia.

A fine febbraio sono stata per un giorno in Toscana, al ritorno già si notava                     I primi giorni di quarantena ero felice perché come tutti gli altri ragazzi speravo di
come le cose evolvevano e peggioravano, infatti pochi giorni dopo ci hanno                        avere dei giorni liberi in cui poter vivere la mia vita fuori dalla scuola. Dopo alcuni
tutti messi in quarantena. Nessuno di noi era pronto a tutto questo, infatti                      giorni, però, iniziavo a sentirmi strana, come se mancasse qualcosa dentro di me:
inizialmente non ero abituata a stare in casa e a vedere solo la mia famiglia
e non ero neanche abituata a organizzarmi con i compiti. Poi dopo una o due                       sentivo la mancanza delle persone a me più care, i miei amici, gli insegnanti ed i
settimane sono riuscita ad attivare i corsi a distanza con cui mi sono trovata                    parenti. I professori avevano iniziato nel frattempo a mandare i compiti e pian
bene, però ora che abbiamo le video lezioni è meno pesante rispetto a prima.                      piano mi sentivo sempre più a scuola. Tutte le attività stavano chiudendo, all’inizio
Durante questi giorni, oltre ad i compiti, nelle belle giornate esco in giardino e                dicevano che saremmo rientrati a scuola il 15 marzo, poi il 3 aprile e poi dopo le
gioco, sto con i miei gatti, aiuto mio papà a fare giardinaggio e prendo anche il                 vacanze di Pasqua, però sapevo che questa quarantena sarebbe stata prolungata
sole. Altrimenti quando sto dentro casa guardo la TV e faccio le video chiamate                   per un periodo molto più lungo perché la situazione stava peggiorando. Dopo qualche
con i parenti e con i miei amici e amiche, poi durante la settimana faccio degli                  giorno infatti confermarono che la situazione stava continuando a peggiorare e a quel
esercizi per muovermi e fare allenamento anche con mia mamma. In questa                           punto la mia speranza della fine della quarantena non c’era più e aumentava la paura
quarantena ho iniziato aiutando in casa a sperimentare anche la cucina, perché                    del COVID19, la paura di essere contagiati e di contagiare le altre persone. Io abito in
mi piace tanto cucinare, ma oltre a dedicarmi a questo ovviamente riordino                        campagna e quindi ho anche tanto spazio per divertirmi, ma non abbandono le mie
la mia cameretta e aiuto a pulire. Durante le vacanze di Pasqua sarei dovuta                      speranze di poter di nuovo andare in piazza con i miei amici, fare cene con i parenti
andare in Toscana dai miei parenti per passarle con loro, ma visto quello che è                   e ritornare a scuola. Ogni giorno provo ad inventarmi nuovi giochi e nuove attività da
successo non siamo più partiti. Però è un bene per tutti stare a casa, perché                     svolgere per tirarmi su il morale. Le persone per andare a fare la spesa devono fare la
se rispettiamo le norme di sicurezza, finirà tutto prima. Aspetto con ansia il                    fila fuori dal negozio, mantenere le distanze e indossare la mascherina, ma possono
momento in cui potremo rivederci e riabbracciarci! #Andràtuttobene                                uscire solo gli adulti e quindi noi ragazzi dobbiamo resistere fino alla fine di tutto
                                                                                                  questo vedersi con gli amici tramite video chiamata e avere tanta pazienza. Io so
Giulia Lecca, Villamassargia.                                                                     che quando noi sconfiggeremo questa malattia saremo tutti più felici ma so anche
                                                                                                  che probabilmente ritornerà, sarà forse tra 10 anni o anche più tempo, ma quando
                                                                                                  arriverà noi non ci faremo mai sconfiggere perché andrà tutto bene!

                                                                                                  Letizia Melis, Villamassargia.

Io iniziai la quarantena prima che la pandemia scoppiasse perché mio padre fece un viaggio in aereo a Milano, al ritorno in Sardegna gli dissero di stare in quarantena perché
in quel volo ci fu un infetto di corona virus. All'inizio non me ne resi conto, ma poi giorno dopo giorno, sentendo i miei parlare, capii che non potevo più uscire fuori di casa.
Quando finirono i giorni di quarantena della mia famiglia e potevo rientrare a scuola fu dichiarato lo stato di zona rossa dell'Italia e furono chiuse le scuole.
Gianmarco Mancosu, Villamassargia.

   12 I Giardini Possibili
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